TOR DE’ SCHIAVI 101 COMPIE CINQUE ANNI
Domenica 25 novembre, dalle ore 10,00, nostro V° anniversario!
Festeggiamo con Sandro Medici (già presidente di Municipio), Mario Podeschi (assessore municipale alle politiche sociali), Fabio Alberti (Città in Comune), Bruno Papale (“Inventare l’abitare”), Giulia Pezzella (Responsabile Casa di Rifondazione Comunista) e Fabrizio Ragucci(Unione Inquilini).
A seguire Pranzo Sociale, cucina latinoamericana.
Sì, questa ricca esperienza di umanità al centro di un quartiere popolare, come Centocelle, compie cinque anni! Cinque anni passati da quella fredda notte di novembre 2013 in cui un insieme di famiglie di origine diverso, spalancando un cancello, è entrato in un fabbricato abbandonato da sette anni dall’Acea e che versava in uno stato pietoso.
Sterpaglia ovunque, locali allagati e ammuffiti da infiltrazioni provenienti dal tetto privo di impermeabilizzazione, da discendenti otturati e facciate crepate. Questo lo scenario che si è presentato davanti agli occhi di tutti quella notte!
Non si sono fatte scoraggiare e, passato il primo momento di sconforto, si sono messe subito a condizionare e attrezzare alcuni locali per affrontare le prime settimane. La preparazione previa aveva avuto luogo a Torpignattara, nel circolo di Rifondazione Comunista. Sono serviti due intensi mesi in cui si sono vagliati luoghi, strategie e le operazioni ad attuare dopo l’irruzione.
Per queste famiglie si tratta dell’unica possibilità di porre rimedio, anche se transitoria e emergenziale, al dramma che comporta non avere un tetto, uno spazio, dove convivere con figli, parenti e amici in modo dignitoso, e in questo modo, affrontare con più forza altre difficoltà come la precarietà del lavoro, la formazione e la salute propria e di bambini e ragazzi.
Con grandi fatiche, in questi cinque anni, l’occupazione è cresciuta, gli spazi sono stati bonificati in modo che locali prevalentemente adibiti a spogliatoi, bagni ed altro passassero a essere delle pratiche unità abitative. Si è operato un autorecupero autogestito. Oggi ci sono circa 20 nuclei famigliari con tanti bambini
Perciò oggi ci disponiamo a festeggiare, come abbiamo fatto tutti gli anni trascorsi. Certamente con qualche preoccupazione in più. Il governo odierno continua con la politica di tutti i precedenti, e non appare disponibile a dare soluzione al grave problema che rappresenta la casa nelle grandi città. All’orizzonte, quindi, nessun impegno a realizzare case popolari, a riusare parte del patrimonio pubblico con questo obiettivo o per mettere in piedi le tante forme di autorecupero, coinvolgendo in questo modo ai destinatari delle case popolari.
Ciò accade da 40 anni! Il nostro bizzarro ministro dell’interno considera, tra tante altre, una “pacchia” vivere in una occupazione, così come girare senza documenti perché il lavoro precario e/o nero non dà garanzie ai lavoratori stranieri. Secondo Salvini, questa “pacchia” è finita: Via gli occupanti e via i disoccupati e precari stranieri. Quindi alla lungaggine determinata dalle mancanze di politiche abitative si aggiunge la spada di Damocle dello sgombero.
I nostri anniversari sono momenti allegri e anche riflessivi, perché partecipano i nostri amici, quelli solidali, ma anche rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni che operano nell’ambito dell’abitare, del sociale. Quindi sono momenti in cui la nostra esperienza viene messa al confronto e al servizio della costruzione di una rete e di una politica, comuni, non solo difensive ma finalizzate anche alla costruzione di una proposta de massa.
Questa volta abbiamo invitati Sandro Medici (già presidente di Municipio), Mario Podeschi (assessore municipale alle politiche sociali), Fabio Alberti (Città in Comune), Bruno Papale (“inventare l’abitare”), Giulia Pezzella (Responsabile Casa di Rifondazione Comunista) e Fabrizio Ragucci(Unione Inquilini). A seguire ci sarà un pranzo sociale (pietanze latinoamericane).