Dopo marce e contromarce, posizioni delle più disparate la Giunta Raggi ha ceduto alle pretese di Pallotta di costruire lo stadio “della Roma” senza sentire i romani. Vedremo poi, progetto in mano, quanto sia stata la concessione fatta.
Quelli che avevano proclamato che cambiavano Roma, che “decidono i cittadini”, i pentastellati  hanno intrapreso la strada più collaudata di “contrattare” volta per volta con costruttori e speculatori. Alle richieste di questi signori la risposta è stata”signorsì”, mentre resta senza risposta la crescente emergenza abitativa che coinvolge Roma (sfratti per morosità e assenza di case popolari).
Ribadiamo le ragioni della resistenza al progetto per i danni previsti all’ambiente e alla cittadinanza, perciò ripubblichiamo le posizioni di opposizione del PRC romano e del Comitato di Tor di Valle.
Per queste ragioni proponiamo un dibattito pubblico, democratico e partecipato per decidere il destino di quel territorio. Chi è che decide a Roma? Grillo e la Raggi oppure i cittadini che questa città la vivono, la costruiscono e, da molti anni, la soffrono ?

COMUNICATO STAMPA

BUSINESS PARK A TOR DI VALLE (FEDERAZIONE PRC ROMA) “NIENTE COMPROMESSI SULLA PELLE DELLA GENTE!!!”

La vicenda dello Stadio di Pallotta, impropriamente definito “della Roma” sta arrivando ad un punto cruciale: il 3 marzo si pronuncerà la Conferenza dei servizi in Regione, dopo le due bocciature da parte del Comune di Roma e della Città Metropolitana.

L’inconsistenza del progetto è emersa con chiarezza: rischio idrogeologico, viabilità insostenibile (impossibilità di realizzare la biforcazione Metro B, nessun intervento sulla Roma-Lido,…), variante urbanistica al PRG inesistente, impatto ambientale insopportabile, incoerenza con il PTPG.

Nonostante ciò continua ad incombere la speculazione finanziaria ed edilizia a Tor di Valle ed il rischio della colata di un milione di metri cubi di cemento è ancora reale. Surreali, invece, sono i presunti benefici per la collettvività sbandierati dai fautori del progetto, dalle migliaia di posti di lavoro all’aumento del PIL!

A fronte delle argomentazioni degli esperti competenti, la Regione Lazio potrebbe chiudere la partita esprimendo un parere negativo. Assistiamo, invece, a presioni sul Comune per far passare il progetto così com’è; evidentemente gli interessi del costruttore Parnasi, buon finanziatore del PD, sono più importanti di quelli di Roma e dei suoi cittadini.

Il Comune a 5 stelle, incapace di essere coerente con gli impegni presi in campagna elettorale, sta a sua volta cercando una mediazione col finanziere e col palazzinaro cercando di limitare i danni, magari circoscrivendo a due i grattacieli da costruire, anziché tre.

Nessuna mediazione è accettabile: questa dello stadio del finanziere americano e del costruttore romano è una pura speculazione che non ha niente a che vedere con lo sport e tanto meno con la Roma, è la più grande speculazione dal dopoguerra ad oggi a Roma: i benefici sono strettamente privati e i danni li subisce la cittadinanza. Questo modello di sviluppo della città, con arricchimento dei soliti noti a spese della collettività, va respinta al mittente.

Rifondazione ha sostenuto dall’inizio e continuerà a sostenere la battaglia dei residenti e dei comitati che si oppongono allo sventramento di un territorio destinato a parco pubblico.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – FEDERAZIONE DI ROMA

Ufficio Stampa

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