Leggo su Repubblica, a proposito dell’incontro Monti-Merkel, che “I mercati riconoscono i nostri progressi”. Mi chiedo, quali sono i progressi? Lo smantellamento dell’art.18 ? , L’innalzamento dell’età pensionabile nell’ottica del fine lavoro mai? Lo svendita del patrimonio pubblico come propongono i maggiori partiti dell’attuale maggioranza politica? Questi a mio parere sono regressi.
L’uomo sin dalle sue origini ha sempre necessitato di venerare delle divinità, non riesce proprio a farne a meno. Un tempo c’erano gli Dei ai quali si sacrificavano vergini e bestie per assicurarsi prosperità e fecondità. Molte volte però accadeva che, nonostante i crudeli sacrifici umani, il raccolto risultava scarso e diverse malattie si diffondevano nella comunità. La cosa buffa è che in quei momenti erano pochi gli uomini che mettevano in dubbio le capacità divine di trasformare un cervo in pioggia, anzi la maggioranza discuteva l’eventuale scarsezza del sacrificio.
Oggi avviene lo stesso : si venera il Dio Mercato ed in suo onore si sacrificano donne, uomini e bambini. Il sacrificio consiste nel dare la classe operaia in pasto al mostro capitale costringendola a patimenti di ogni tipo. Come nell’antica Grecia anche noi abbiamo gli intercessori in grado di parlare con il Dio Mercato, loro ci sanno dire se l’altissimo è tranquillo oppure arrabbiato, e nel caso quali e quanti sacrifici fare. Siamo costantemente in attesa di un segno positivo dal Mercato. Attendiamo lo Spread come si attende l’apparizione della madonna di Medjugorje. Il mercato ha scorreggiato, evviva il mercato. Pochi uomini si permettono di criticare il Dio Mercato e quando ciò accade vengono bollati come eretici o peggio ancora come comunisti.
Un grido di dolore giunge dalla Sardegna è quello dei minatori della Sulcis, l’ultimo sacrificio per il mostro sta per essere compiuto.
Pasquale Vecchiarelli