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Il Coordinamento PRC-PDCI del Municipio V esprime un giudizio tendenzialmente negativo sui primi passi realizzati dalla Giunta Palmieri

E’ stato presentato un programma ambizioso, soprattutto alla luce dell’operato dei cinque anni già trascorsi a guida Palmieri, al quale facciamo i migliori auguri affinché riesca a trovare le risorse necessarie per realizzarne almeno una parte e sempre che riesca a tenere in piedi la maggioranza.

Ma se il buon giorno si vede dal mattino è proprio quest’ultimo il compito più arduo che Palmieri si troverà ad affrontare.

A neanche un mese dall’insediamento della nuova Giunta, nell’alveo del centrosinistra affiorano le copiose criticità, politiche e non, che almeno per noi erano evidenti già in campagna elettorale: speriamo di non dovere assistere ad altri cinque anni nei quali, come in quelli già trascorsi, il buon Palmieri sia ostaggio della schizofrenia che contraddistingue il suo Partito e che affiora prepotentemente all’evidenza soprattutto in questa fase.

Mentre c’è già chi sotto traccia parla dell’eventualità di un commissariamento, la nomina delle Commissioni avvenuta qualche giorno fa ci dice una volta di più che la poderosa maggioranza è una tigre di cartapesta.

La nomina del piddiellino Guido Verdecchia alla Commissione Commercio, quando non fosse frutto di un’imboscata di dissidenti interni alla maggioranza, potrebbe far sorgere la preoccupazione che il deprecabile governicchio dell’inciucio che si è formato a livello nazionale voglia informare di sé anche le amministrazioni locali: una situazione a parti invertite tuttavia, stante che i problemi relativi alla questione morale ed all’integrità della classe di Governo sono questa volta tutte in casa democratica.

Al di là delle voci di corridoio sulla non proprio specchiata verginità giudiziaria di diversi consiglieri del Partito Democratico, la vicenda del consigliere Mauro Ferrari, dichiarato ineleggibile dal seggio centrale per aver riportato una condanna a 2 anni per reati finanziari, ci interroga su come il PD selezioni queste candidature, se il Partito conosca i suoi candidati o se invece le candidature siano articolate solo su logiche elettoralistiche di consenso.

In questo quadro le auspicate pratiche di Project Financing o di altre forme di coinvolgimento dei privati per finanziare la realizzazione di opere o per il compimento di attività proprie dell’Amministrazione destano la preoccupazione che il PD non sia esattamente in grado di vigilare laddove serva ben più attenzione che nella scelta dei candidati.

Non vogliamo che si ripeta quanto avvenuto con le c.d. Compensazioni, quando a fronte di un vantaggio immediatamente concesso ai privati e da questi sfruttato a pieno, la contropartita dei progetti di pubblica utilità concordati non è arrivata o è arrivatà in difformità da quanto stabilito.

Infine, ci preme osservare come nella dichiarazione programmatica approvata all’unanimità (anche dai consiglieri di SEL, M5S e Lista Marchini) nessuno abbia trovato stridente con la tradizione antifascista di questo municipio l’impegno a “promuovere iniziative per il giorno del ricordo dei Martiri delle Foibe” inserito nel documento, quando viceversa per 5 anni la giunta Palmieri non è riuscita a trovare un seppur piccolo spazio per dare un minimo di agibilità alla sezione ANPI Pigneto-Torpignattara.

Rifondazione Comunista ed il Partito dei Comunisti Italiani coerentemente con quanto espresso alle ultime elezioni continueranno a vigilare sull’operato del Municipio V  agendo da opposizione politica e sociale,  certi di realizzare il tal modo il proprio contributo, nella lotta a speculatori privati e avventurieri del profitto e per evitare che siano messi in discussione i valori dell’anti-fascismo propri del DNA di questo territorio.

Circoli/Sezioni PRC-PDCI Municipio V 

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