Il Circolo di Rifondazione Comunista di Torpignattara giudica inqualificabile la decisione del Comune di Roma di sottrarsi al confronto con la cittadinanza del VI Municipio in occasione del Consiglio Municipale Roma 6 previsto per il 2 Aprile 2012, relativamente alla nuova colata di cemento (1.500.ooo m3 tra altri appartamenti e parcheggi) che sconvolgerà ulteriormente il comprensorio Casilino. L’assenza dell’architetto Coccia, Direttore del Dipartimento Periferie di Roma Capitale, comunicata al Presidente Palmieri per lettera e giustificata per mezzo dei soliti sopraggiunti “impegni”, è già in sé una risposta alle tante domande che le cittadine ed i cittadini del nostro territorio avrebbero voluto fargli: vale a dire che l’Amministrazione Alemanno non si cura affatto delle esigenze di quella vastissima parte di popolazione che chiede recupero del territorio, aree verdi pubbliche, lotta al caro-affitti, emergenza abitativa in una città dove centinaia di migliaia di appartamenti sono tenuti volutamente sfitti dai palazzinari; piuttosto preferisce interessarsi dei modi con cui facilitare gli interessi della speculazione edilizia e finanziaria ottenendone tornaconto elettorale (un connubio sempre più forte tra interesse elettorale e speculativo rafforzato dalla recente decisione di privatizzare un ulteriore 21% di ACEA). Come Rifondazione Comunista di Torpignattara chiediamo ancora una volta le dimissioni della Giunta Alemanno, del tutto squalificata a gestire le esigenze popolari, ed invitiamo le forze sociali, politiche e culturali progressiste ed antagoniste del sesto Municipio ad intraprendere insieme e fin da subito un confronto utile per preparare l’alternativa nel nostro territorio, superando la stagione della cementificazione e della speculazione del centrodestra, ma anche la brama di poltronismo ed arrivismo locali, qualità di cui talune componenti dell’attuale centrosinistra municipale non sono affatto sprovviste.