Liberiamoci
IL MANIFESTO
Perché una rassegna dell’editoria indipendente?
In questi ultimi anni stiamo assistendo a un consolidamento dei processi diconcentrazione editoriale. La cultura è rigidamente controllata, le idee omologate, i gustiveicolati da una pubblicità invasiva e ingannevole, gli spazi di produzione e condivisionedei saperi sempre più ridotti. Ogni sistema cela però, al proprio interno, delle crepe e laconcentrazione della filiera editoriale produce al contempo la moltiplicazione di focolai diresistenza. Sempre più numerose sono, infatti, le case editrici piccole e medie che sisforzano di proporre ai lettori un progetto culturale indipendente e libero, inventando nuovestrategie di sopravvivenza e resistendo all’omologazione attraverso la promozione diun’editoria che – contrariamente alle mere logiche di mercato – sceglie di mantenere laqualità e l’attività di ricerca al centro delle proprie politiche.
Perché a Torpignattara?
Le periferie, soprattutto quelle delle grandi città, sono spesso tenute ai margini dei grandi eventi culturali perché considerate solamente come spazi transitori, invase da grandi palazzoni anonimi e attività commerciali spersonalizzanti. Ma le periferie sono fatte anche di piazze, di strade, di spazi rubati alla speculazione, laboratori, circoli, librerie indipendenti, palestre popolari e centri sociali che rivendicano il diritto a una visione includente e umana della città. Il libro può essere veicolo di tutto questo. E molti esempi, sparsi per il mondo, da Città del Messico a Barcellona, dimostrano come ciò sia possibile.
Torpignattara è un quartiere vivo e vive sono le sue strade e le sue piazze. Diffusa è la voglia di non arrendersi a un’idea di città che vorrebbe sempre più ridotti e sotto controllogli spazi sociali e di cittadinanza attiva.
“Liberiamoci” vuole dare corpo a questa esigenza proponendo tre giorni di riflessioni e confronti sull’editoria indipendente ma, più in generale, sullo stato della cultura nella nostra città e sull’urgenza di costruire percorsi originali e nuovi di condivisione dei saperi.