Non solo un’altra festa quella che la Federazione della Sinistra diRoma realizzerà quest’anno a Testaccio, ma il tentativo di fare una festa Altra.
Come la città che vorremmo. Per la prima volta a Roma si proverà a fare una festa di partito ecosostenibile: raccolta differenziata, eliminazione della plastica, stoviglie biodegradabili, linea di ristorazione biologica. Valutazione etica per le sponsorizzazioni, priorità al piccolo artigianato per gli stand commerciali, gli altri criteri adottati.
Una festa come la Roma che vorremmo anche per il tentativo di fare una festa partecipata, non solo per la ampia presenza di associazioni, ma per le numerose occasioni di discussione, in particolare sul futuro di Roma. A questo sarà dedicata la tenda-laboratorio che abbiamo chiamato “dell’altra Roma” ove tutti i pomeriggi alle 18, in cerchio, senza tavoli di presidenza, si discuterà, con tutti coloro che vorranno dare un contributo, del programma per cambiare questa città.
Festa Altra anche per la proposta politica che essa veicolerà nei dibattiti: unire la sinistra per costruire l’alternativa, a livello nazionale e romano. Non per caso saranno i compagni di Syriza, a pochi giorni dal voto greco, e del Front de Gauche, ad aprire l’AltraFesta il 28 giugno.
Infine una scelta di solidarietà nei confronti del consorzio CAE, e del progetto che Alemanno sta tentando di liquidare.
Ma una festa estiva non è solo politica: è anche l’occasione di riposo dopo un anno di lavoro, per ascoltare musica, ballare o anche solo per rilassarsi al fresco davanti ad un boccale di birra o a una fetta di cocomero.
Ci vediamo all’AltraFesta.
Fabio Alberti