LA COMUNITA’ DEL SESTO MUNICIPIO HA DETTO NO AL PIANO CASILINO
Con voto all’unanimità il Consiglio del Sesto Municipio ha preso per la prima volta posizione, in modo ufficiale, contro la realizzazione del Piano Particolareggiato Casilino, approvato poche settimane fa dalla Giunta Alemanno nella sua nuova devastante versione. Un piano edilizio che vorrebbe asfaltare l’ultima superficie libera rimasta nel sesto municipio, costruendo 4000 abitazioni all’interno dell’area archeologica “Ad duas lauros”, a ridosso del Parco di Villa de Santis. Una follia urbanistica che serve solo ad arricchire qualche costruttore ed a devastare il territorio di un’intera comunità, la sua storia, il suo diritto ad ambire ad una migliore qualità della vita.
Rifondazione Comunista, da sempre contraria al Piano Casilino, plaude alla decisione del Consiglio Municipale, ma allo stesso tempo assegna il merito di questo risultato alla caparbia ed instancabile mobilitazione delle cittadine e dei cittadini. Dieci anni di lotte combattute anche contro “Governi amici” e forze politiche alleate, per impedire che lo scempio avvenisse e che la realpolitik della mediazione con costruttori e forze speculative della città – che oggi permeano completamente Giunta Comunale e suoi uffici, fino ad arrivare al Sindaco Alemanno – si imponesse sull’insostenibilità del piano, l’insussistenza delle motivazioni ed il semplice buon senso.
L’idea che lo sviluppo urbanistico dei quartieri passi necessariamente per la consumazione progressiva del territorio si può dunque arrestare, e la sempre maggiore consapevolezza delle cittadine e dei cittadini nel considerare il proprio territorio bene comune sembra definitivamente affermarsi.
Ma la partita non è ancora vinta: lo stop unanime del Municipio, benché politicamente importante, è giuridicamente irrilevante e quindi, in futuro, occorrerà una mobilitazione ancora più grande e unitaria per dire NO al cemento.
PRC – Federazione della Sinistra intendono unirsi a movimenti, comitati, associazioni e singole-i cittadine-i, per costruire il più ampio fronte di lotta per il ritiro del Piano e per aprire, nel frattempo, un percorso di discussione e partecipazione sul futuro utilizzo dell’intero comprensorio. Crediamo inoltre che dalla battaglia contro il Piano Edilizio Casilino si debba ripartire e rilanciare, per bloccare i tanti altri piani di speculazione edilizia dei quali la città non ha affatto bisogno: se chi governa volesse dare per davvero una risposta al bisogno di alloggio di tante famiglie in condizione abitativa precaria, agirebbe sulle migliaia di case sfitte e sulla possibilità pressoché inesauribile di recupero ed auto recupero di tutte le altre, non certamente colando altro cemento.
Come Federazione della Sinistra – Partito della Rifondazione Comunista abbiamo proposto a tutte le forze politiche e sociali della città l’opzione “Cemento Zero” come direttiva prioritaria, di programma, per le prossime elezioni comunali e municipali, perché siamo per un’urbanistica partecipata, condivisa, comunitaria, che pensi alla qualità della vita delle persone e non ai profitti economici dei detentori dei terreni e della rendita immobiliare.
Da questo momento in poi continueremo con ancora più slancio la nostra battaglia. Noi ci saremo come ci siamo sempre stati.
Partito della Rifondazione Comunista Municipio 6