IN BASSO A SINISTRA: MUNICIPIO VI – ELEZIONI 2013
Al Municipio 6 la Giunta Palmieri è ormai alla canna del gas. Dopo che l’Italia dei Valori è passata dalla maggioranza all’opposizione – a sentire il Consigliere Ferretti pare fosse diventato impossibile sopportare “l’egemonia arrogante del PD romano e municipale” – si è sfaldato il centrosinistra uscito vincente dalle elezioni del 2008. E così, a poco più di un anno dal rinnovo dell’Amministrazione Municipale, si apre la fase delle grandi manovre di restyiling politico finalizzato a riacquisire agli occhi dell’opinione pubblica una verginità ideologica e programmatica da spendere sul mercato della propaganda elettorale 2013. Quello che però nessuna operazione di maquillage può fare – al di là delle discutibili motivazioni tattiche fornite dai vari Palmieri e Santilli (PD) ovvero Ferretti, Maggi e Tedeschi (IdV) a giustificazione degli ultimi eventi – è nascondere il fatto che la politica di questo Municipio è stata completamente assente, incapace di opporsi al governo cittadino della destra di Alemanno, sottomessa ai poteri forti, disinteressata a mettere in pratica il programma per cui era stata eletta (alla cui stesura il PRC aveva contribuito), assorbita nelle liti spartitorie interne soprattutto al PD.
E’ infatti palese a tutte le cittadine ed a tutti i cittadini che le tante Associazioni, Comitati, la stessa Casa del Popolo e le varie realtà di occupazione popolare e sociale del nostro quartiere, non abbiano mai trovato in questi tre anni di Giunta Palmieri una sponda politica credibile che andasse oltre le mere promesse di facciata e che si facesse carico di tradurre in gesti concreti le rivendicazioni urgenti (più verde, più piazze e meno bische, sostegno per chi perde il lavoro o ha bisogno di una casa, più servizi sociali, più attenzione al mondo dei migranti, ecc..).
Probabilmente, visto il fallimento politico della Giunta Palmieri, sarebbe utile che tutte queste realtà sociali così vive, insieme con quelle soggettività politiche più avanzate in Consiglio e fuori da esso, provassero a coordinarsi dal basso per esprimere alla prossima tornata elettorale un programma ed una rappresentanza degne delle tante richieste di miglioramento della vita che provengono dalle classi popolari, piuttosto che rimanere divisi di fronte alla solita aggressività politica di speculatori e
Professionisti della politica d’attacco.