marò3I due Marò accusati di aver ucciso due pescatori indiani – e che giustamente l’India rivoleva indietro per poterli processare – sono stati obbligati a ripartire per salvare le chiappe all’Ambasciatore italiano, bloccato a Nuova Delhi con divieto di lasciare il Paese. Per la sua salvaguardia si è mosso il gotha della diplomazia italiana: Staffan De Mistura in primis, mentre, leggiamo da “La Repubblica.it”, “la posizione del governo era stata definita in mattinata in un’apposita riunione del CISR (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica) presieduta dal Presidente Monti, alla quale hanno partecipato i Ministri degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, dell’Interno Anna Maria Cancellieri, della Giustizia Paola Severino, della Difesa Giampaolo Di Paola, dell’Economia e Finanze Vittorio Grilli, dello Sviluppo Economico Corrado Passera, i Sottosegretari Antonio Catricalà e Gianni De Gennaro”.

C’erano tutti al gran completo: assenti soltanto Pippo, Pluto e Paperino, oltre al Presidente della Repubblica, ma soltanto perchè  proprio stamattina era impegnato ad incontrare i gruppi parlamentari in vista della formazione di un improbabile nuovo Governo. In ogni caso il genio del Quirinale, Giorgio Napolitano, esprime “apprezzamento” per il “senso di responsabilità” dei due Marò, palesemente obbligati a tornare in galera per “amor di Patria”, pardon di Ambasciatore.

Cosa dovrebbe insegnare tutto questo ai Soldati ed alle Soldatesse italiane-i, al di là del giudizio sul fatto in sè? Una cosa semplice: sono pedine al servizio non della gente normale, ma delle signore e dei signori al Potere e del Potere, che possono fare e disfare di loro a piacimento. La gente normale, che si alza la mattina per andare a lavorare, non manda soldati e soldatesse a sparare, non ad occupare terre lontane, non a sganciare bombe. Sono le Signore ed i Signori della Guerra che ce li mandano: le stesse e gli stessi che li difendono da qualsiasi cosa (ricordate il Cermis?) se i rapporti di forza sono a favore ( vale a dire gli USA contro quasi tutti, a meno che non si chiamino Cina e Russia), mentre li scaricano se la situazione diventa pericolosa i loro interessi geopolitici ed economici. Con il Governo di Nuova Delhi è successo proprio questo: prima l’Italia ha giocato a fare gli Stati Uniti proteggendo i Marò, poi quando si è scoperta sotto scacco di una Potenza nascente li ha scaricati con una riunione plenaria.

Alle militari ed ai militari, ma più in generale alle forze del cosiddetto “ordine” diamo un consiglio: “lasciate perdere i Potenti, cominciate a ribellarvi, magari già da questo fine settimana: Sabato 23 Marzo difendete le popolazioni che si battono contro la costruzione del Treno Ad Alta Velocità Torino-Lione dai soprusi di questo Governo arruffone. Passate cioè dall’altra parte della barricata e manganellate l’idiozia di Mario Monti.” (f.f.)

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