6º INCONTRO DI DONNE MIGRANTI E ITALIANE
DOMENICA, 17 MARZO DALLE ORE 14:30
Vi invitiamo a partecipare ad un incontro in cui ascoltare le problematiche legate all’essere donna nei nostri giorni e le esperienze di lotta e rivendicazione di molte donne nel mondo , per vivere un momento di condivisione, di unità e anche di allegria con le danze, la musica e il cibo dal mondo.
Le guerre imperialiste, il neoliberismo, la distruzione delle economie nazionali nei paesi del Sud del mondo e il bisogno di braccia a basso prezzo nei paesi capitalisti sviluppati come l’Italia, spingono milioni di lavoratrici e lavoratori a dover emigrare. In questo contesto le donne sono i soggetti più sfruttati, obbligati ai lavori più umili, quando non addirittura alla prostituzione. Molto frequentemente devono farsi carico di due famiglie, la propria e quella di provenienza giacché devono inviare a queste denaro per la loro sopravvivenza.
In Italia il decreto sicurezza e l’ondata di razzismo presente nel paese stanno peggiorando ancora di più la situazione delle donne migranti, aumentando discriminazione, paura, precarietà . Costringono le donne ad una situazione di sottomissione per sfruttarle ancora di più. Una ulteriore minaccia ai diritti delle donne è rappresentata dalla proposta del Decreto Pillon. Tutto questo è intollerabile.
A quasi 120 anni da quando Clara Zetkin propose al II° Congresso Internazionale delle donne Socialiste di istituire l’8 marzo come “Giornata internazionale della donna ”, vogliamo rinnovare il nostro impegno comune per uscire da questa barbarie.
Vogliamo fare di questa giornata un momento per parlare di noi, partendo dai nostri corpi, della situazione della donna migrante che sente sulla propria pelle sia la situazione del paese dove vive che quella delle sue compagne rimaste nel paese d’origine, di donna che lotta per emanciparsi dal patriarcato, dall’imperialismo, dalle ingiustizia, qui in Italia come in tutto il mondo.
Che sente come propria la lotta contro la tratta, per il diritto all’aborto legale, contro la violenza sulle donne e che condivide la gioia delle conquiste delle donne in tutto il mondo. Vogliamo farlo con le compagne italiane.
VIVA L’UNITA’ E L’ ORGANIZZAZIONE DELLE DONNE DI TUTTO IL MONDO