Sono nato a Città di Castello, nel nord dell’Umbria, 36 anni e qualche mese fa. Mia madre era maestra elementare, oggi in pensione, mio padre operaio alle officine Gr di Foligno, dove poi ci siamo trasferiti. Sono cresciuto in un quartiere popolare, Sportella Marini, a cui sono ancora legato e dove vive la mia famiglia.

La politica è la mia grande passione, fin da ragazzo, quando ho iniziato, alla fine degli anni 80, a militare nella Federazione Giovanile Comunista, fra gli studenti medi. La politica con la P , maiuscola come strumento per poter cambiare il mondo, la società dove vivi e le sue ingiustizie.

Non la politica come mera gestione del potere o dell’esistente.

Ho fatto anche in tempo a frequentare la mitica Frattocchie, la scuola quadri del PCI. Sono un maestro anche io, ma ho lavorato anche come cameriere ed animatore. Dopo l’esperienza nella FGCI e lo scioglimento del PCI, la passione politica mi porta a militare nei movimenti, quello studentesco e universitario innanzitutto, contro le tante, troppe riforme che hanno sempre più impoverito scuola ed università pubbliche, per favorire quelle private e poi nel movimento per la pace, contro la prima guerra del Golfo. Dal 1995 ho aderito a Rifondazione, attraverso la sua organizzazione giovanile, i Giovani Comunisti, di cui sono stato un dirigente dell’Umbria e nazionale dal 1996 fino al 2002, seguendo prima le questioni del lavoro e dell’ambiente, poi la politica internazionale. Con i GC abbiamo lanciato per primi, nell’ormai lontano 1998, una campagna nazionale contro la precarietà. Allora eravamo all’inizio di un processo che purtroppo oggi è condizione generalizzata  dei giovani ma non solo. E sempre in quegli anni, oltre alle campagne nazionali, abbiamo dato vita alle prime manifestazioni a livello continentale, partecipando dall’Italia alla marce europee contro la disoccupazione e l’esclusione sociale. Questo ci ha portato a vivere, interamente, la stagione del movimento contro la globalizzazione, a partire da Genova 2001. Ho continuato a seguire la politica estera anche nel Partito, lavorando nel Dipartimento esteri dal 2002 ed ho così partecipato ai vari Forum Sociali europei e mondiali, ultimo quello di Belem, in Amazzonia. Sono stato fra i promotori delle manifestazioni pacifiste contro la guerra in Iraq, quella del 15 marzo 2003, e delle carovane per la pace. Non conto, inoltre, i kilometri percorsi a piedi, fin da ragazzo, nelle marce per la pace. Dal 2006 sono il responsabile Esteri di Rifondazione e grazie a questo incarico ho avuto la possibilità e la fortuna di conoscere persone e luoghi che mi hanno segnato profondamente: è stata un’occasione per vedere quanta ingiustizia esiste ancora nel mondo e quanto importante sia ancora lottare.  Una delle esperienze indimenticabili, nella mia attività, è stato il viaggio in Palestina nel 2002, quando insieme a giovani da tutto il mondo andammo a visitare Arafat, assediato nella Muqata dai carri armati israeliani che avevano rioccupato la Cisgiordania.

Purtroppo anche il mio ultimo viaggio in Palestina, nel Dicembre 2008, è coinciso con una nuova aggressione contro il popolo palestinese.

Dal 2006 sono anche il rappresentante italiano nell’Esecutivo internazionale del Partito della Sinistra Europea, partito che unisce 30 formazioni politiche di sinistra e comuniste di tutto il continente, fra cui, oltre al PRC, la Linke della Germania, il PC francese, Izquierda Unida della Spagna.  Sono sposato con una meravigliosa donna palestinese, Ruba, e insieme abbiamo avuto un figlio, Omar, che oggi ha 9 mesi.

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