“L’arresto di Claudio Tosi, esponente del Social Pride romano, attivista non violento e noto operatore sociale impegnato da molto tempo sul territorio, è a dir poco inaudito. Claudio era accreditato a partecipare agli stati sociali della famiglia, indetti oggi da Alemanno, che si stavano tenendo in uno stato d’assedio, con polizia, blocchi e camionette come se fossimo alla vigilia dell’insurrezione. Insieme ad altri attivisti, stava volantinando un dossier che denunciava le malefatte del Sindaco al sociale e, mentre si accingeva a entrare nell’edificio dove si tenevano gli stati generali del sociale, è stato fermato nonostante fosse munito di delega. E’ stato poi trasferito in questura, dove il fermo è diventato arresto. Domani si terrà il processo per direttissima, per quello che non esitiamo a definire un vero e proprio sopruso, reso possibile dal clima di intolleranza che Alemanno ha diffuso in città, vietando le manifestazioni di piazza, attraverso politiche antidemocratiche”. E’ quanto afferma il portavoce romano della Federazione della Sinistra, Fabio Alberti.
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