25 Aprile: grande partecipazione popolare alle feste
A Torpignattara e al Pigneto. Il Gonfalone del Municipio VI sul palco della manifestazione di Porta San Paolo
di di F. S. – 27/04/2009
Dovevano rivelarsi, nelle intenzioni degli organizzatori e negli auspici del Municipio Roma 6 che le ha patrocinate, due momenti di grande partecipazione popolare; e così in effetti sono stati.
Tanto la festa svoltasi a Torpignattara, quanto quella organizzata al Pigneto, nei giardini intitolati a Ferdinando Persiani e Fernando Nuccitelli (2 martiri della Resistenza deportati e morti a Mauthausen), hanno visto, per tutta la bella giornata del 25 aprile (finalmente un giorno di vera primavera), una presenza di popolo senza precedenti, che ha preso parte ai cori dei bambini, ha assistito ai concerti, si è divertita con le performances di orchestre e di clowns locali, e che ha partecipato con attenzione ai dibattiti e agli interventi di personalità che, soprattutto nel pomeriggio, hanno rappresentato il momento più politico delle due manifestazioni.
In verità la giornata si era aperta, in prima mattinata, con le consuete e istituzionali deposizioni delle corone alle varie lapidi che ricordano i martiri della Resistenza e che sono disseminate in tutto il territorio. Il Presidente del Municipio, Giammarco Palmieri, accompagnato dal Delegato alla memoria storica, prof. Francesco Sirleto, ha deposto corone al Quadraro (Largo dei Quintili), a Torpignattara (Piazza della Marranella e via Galeazzo Alessi), a via dei Gordiani (nello slargo davanti a Santa Maria della Misericordia), al Pigneto (via Ascoli Piceno e via Fortebraccio). Successivamente è partito, da piazza della Marranella, un trenino che, con circa una cinquantina di persone e con guida storica il Delegato Sirleto, ha rifatto lo stesso percorso ampliandolo ad altre targhe.
Si è reso così omaggio ai vari combattenti della Resistenza che, nei quartieri del VI Municipio, tra il settembre del 1943 e il giugno del 1944, resero la vita difficile ai nazisti occupanti e ai collaborazionisti repubblichini. Sono stati pronunciati molti nomi di partigiani e sono state fornite notizie sulle loro vite e sulle loro morti: Valerio Fiorentini, Giordano Sangalli, i fratelli Bruni, Pietro Principato, Antonio Attori, Angelo Galafati, Ilario Canacci e tanti altri “i cui nomi ricorrono sulle tante lapidi dedicate alla lotta di Resistenza e la cui memoria dovrà – come ha sostenuto il Delegato Sirleto – essere trasmessa alle generazioni future”. Tra gli interventi pronunciati nel pomeriggio molto importante quello del Presidente dell’A.N.P.I. provinciale, Massimo Rendina che, ormai novantenne, ha invitato i tanti giovani presenti a Torpignattara a farsi carico del dovere di difendere la Costituzione e i valori di solidarietà, di libertà e di democrazia, inscritti nei suoi articoli, “valori che hanno permesso all’Italia di rinascere dopo la vergogna del fascismo e della guerra mondiale e di riprendere il suo posto nel novero delle nazioni libere e, soprattutto, di partecipare alla costruzione dell’Europa”.
Su un altro aspetto della Costituzione (la scuola e l’istruzione come diritto di tutti e per tutti) ha insistito anche Simonetta Salacone, dirigente scolastico della scuola elementare di via Ferraironi, che, prendendo la parola dopo Rendina, ha sottolineato l’esigenza di battersi per la salvezza della scuola pubblica, condizione imprescindibile di uno Stato veramente democratico e laico. Anche don Roberto Sardelli, che ha pronunciato il suo intervento al Pigneto, ha insistito sulla necessità che il 25 aprile, giorno della Liberazione, sia anche occasione per riflettere sui pericoli rappresentati, per le nostre istituzioni democratiche, dai fenomeni di razzismo e di xenofobia che, purtroppo, dilagano soprattutto nei quartieri popolari, ma anche sull’urgenza di affrontare i gravi problemi sociali (il lavoro, la sanità, la mancanza di alloggi decorosi per i più poveri e per gli immigrati) che affliggono i ceti sociali più deboli.
Tra i momenti più squisitamente ludici delle due manifestazioni sono da ricordare il concerto “rap” eseguito da un gruppo di ragazzi del liceo classico Kant (tra l’altro tra i principali promotori e organizzatori della festa di Torpignattara), e il concerto della “Pigneto Orkestra” al Pigneto.
Da ultimo è da citare il fatto che alla manifestazione centrale, svoltasi a Porta San Paolo, era presente sul palco, accanto ai gonfaloni del Comune, della Provincia e della Regione, anche il gonfalone del Municipio Roma 6, con la scritta dedicata al rastrellamento del Quadraro del 17 aprile 1944.